Favorire la produttività attraverso l’armonia nel team
L’idea che servano le “Abilità di Counseling” per un team sul lavoro può apparire a prima vista una forzatura, ma se pensiamo a quanto sia importante il clima, la collaborazione, la disponibilità reciproca, la positività, l’educazione, il rispetto e l’organizzazione ai fini della produttività del team allora l’idea si concretizza e assume la sua ragione.
Non è sempre facile lavorare in squadra, spesso formata da colleghi che si conoscono appena; così per raggiungere l’obiettivo assegnato non bastano le conoscenze professionali, le così dette hard skills, ma assumono ugual valore le relazioni interpersonali.
Nella vita del team ci saranno momenti di condivisione, di tensione, di opinioni diverse e soprattutto di conflitti; quest’ultimi, a maggior ragione quando rimangono latenti o repressi, possono far perdere creatività e professionalità al team con qualcuno che tenderà a chiudersi, a isolarsi e altri che cercheranno d’imporsi a tutti i costi.
Nelle situazioni più critiche i conflitti possono creare lacerazioni tra i partecipanti con il rischio di degenerare verso rotture e blocco delle attività per l’implosione del team stesso. Ma anche quando questa situazione estrema non si verifica, l’effetto è comunque di una perdita di produttività del team.
Trovare la via per organizzare un team ideale, a fronte di un obiettivo da raggiungere, passa pertanto nella scelta non solo delle giuste professionalità, ma anche nella scelta delle risorse che agiscano mettendo in gioco le giuste soft skills.
Spesso questo aspetto si considera secondario in quanto le persone sono colleghi che lavorano nello stesso reparto su problematiche simili, che si conoscono e si frequentano da tempo, non considerando che quando si organizza un team subentra la dinamica di gruppo nella quale i comportamenti di ciascuno influenzano direttamente i comportamenti degli altri.
L’ideale sarebbe che ciascuno mettesse in campo le proprie migliori soft skills senza dare per scontato che basti la confidenza abitudinaria che nasce tra colleghi; ma per farlo i partecipanti dovrebbero conoscere le proprie soft skills e questo non è sempre vero; inoltre comunque dovrebbero essere in grado di gestire al meglio i conflitti che si creano e anche questa capacità spesso non è nel bagaglio professionale di ognuno.
Lo strumento per dare una risposta a queste esigenze è l’insieme delle caratteristiche proprie delle Abilità di Counseling quali l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio, l’empatia e non la sola simpatia, la responsabilità e l’autodeterminazione. Ma non basta limitarle a tecniche da usare solo occasionalmente: queste abilità devono diventare il proprio stile.
E allora, a mio giudizio, non è sufficiente un corso più o meno ben strutturato, che spesso fa tornare i partecipanti ai soliti atteggiamenti e comportamenti, ma piuttosto serve un percorso fatto di tappe di approfondimento, di esperienziali, di momenti d’introspezione che permettano di assorbire le metodiche per farle divenire modo di essere.
L’importanza aziendale di creare un team vincente e produttivo sta nel riuscire ad avere un clima ottimale all’interno del team, anche per sfruttare la “teoria del campo” di Lewin, per la quale nel gruppo, in termini di interdipendenza trai partecipanti, la totalità è più della semplice somma dei singoli elementi costitutivi, incrementandone la produttività, aumentando il contributo personale di ciascuno, migliorando la capacità complessiva in quanto compensa i limiti individuali, rendendo i singoli più resilienti, moltiplicando lo scambio d’idee e la maggiore creatività, dando più strumenti al problem solving del team.
Cesare Cangani
Career Counselor e Coach, Direttore di Henosis Counseling e Formazione
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